Le delibere di iniziativa popolare sono strumenti con cui i cittadini possono chiedere all’Assemblea capitolina di deliberare su determinati temi. Affinché una delibera venga discussa è necessario che sia sottoscritta da almeno 5mila cittadini. Le 5mila firme devono essere raccolte entro tre mesi dal deposito del testo della delibera. Raccolte le firme necessarie, l’Assemblea Capitolina è obbligata a discutere la delibera entro sei mesi. Per raccogliere le firme non è necessaria la presenza di un autenticatore, serve solo un documento. Possono firmare i cittadini residenti a Roma, anche se stranieri, e chi studia o lavora nella capitale.

 

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Accogliamoci propone delibere di iniziativa popolare per il superamento dei campi rom e per la riforma dell’accoglienza ai rifugiati a Roma. Nello specifico propone la “Delibera di iniziativa popolare per il superamento progressivo e la chiusura degli insediamenti formali per Rom presenti nella città di Roma in attuazione della Strategia nazionaled’inclusione di Rom, Sinti e Caminanti” e la “Delibera di iniziativa popolare per il monitoraggio e la riorganizzazione del sistema di accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale nella città di Roma“.

La finalità della prima delibera è superare la “politica dei campi” attraverso la progressiva chiusura dei “villaggi della solidarietà” e dei “centri di raccolta” presenti a Roma, garantendo alle famiglie rom e sinte l’accesso a percorsi di inclusione abitativa e sociale.
A tale scopo, la delibera prevede:
1. la promozione, da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, di un’indagine conoscitiva indagine conoscitiva indagine conoscitiva per analizzare le esigenze dei nuclei familiari e avviare percorsi specifici di inclusione tesi a raggiungere l’integrazione in ambito abitativo, scolastico e lavorativo;
2. l’elaborazione, sempre da parte dell’Assessorato alle Politiche Sociali, di un “Piano per il superamento de Piano per il superamento degli insediamenti formali” che definisca i tempi, i modi e insediamenti formali gli
interventi di accompagnamento all’inserimento abitativo e sociale, attingendo agli stanziamenti già previsti e, laddove possibile, alle linee di finanziamento europeo.

La finalità della seconda delibera è riorganizzare il sistema dell’accoglienza dei richiedenti asilo e rifugiati a Roma sul modello SPRAR, rendendolo strutturale attraverso la messa in atto di politiche territoriali integrate e

mirate a rafforzare l’accoglienza e a garantire una presa in carico qualitativamente più adeguata dei beneficiari in centri di dimensioni contenute, con un numero di ospiti limitato a piccoli gruppi, con la predisposizione di un’idonea offerta di servizi sociali per avviare percorsi reali di scambio e d’inclusione nel territorio.
A tale scopo, la delibera prevede:
1. l’istituzione di una Commissione di monitoraggio che, d’intesa e avvalendosi della collaborazione della Prefettura e delle organizzazioni internazionali impegnate nella tutela del diritto d’asilo, promuova un’indagine conoscitiva per verificare, attraverso visite e ispezioni, le condizioni attuali di tutti i centri di accoglienza presenti sul territorio e il rispetto delle relative convenzioni e per vigilare sull’efficacia degli interventi in termini di realizzazione dei progetti territoriali e integrazione. Una volta terminata l’indagine, la Commissione, svolge costante attività di osservazione e monitoraggio del sistema d’accoglienza di Roma Capitale;
2. l’istituzione di una cabina di regia, facente capo all’Assessorato alle Politiche Sociali, d’intesa con la Prefettura e con le organizzazioni internazionali impegnate nella tutela del diritto d’asilo, che sia coinvolta nel processo di decisione di ogni fase dell’accoglienza sul territorio e che elabori un documento programmatico per pianificare il miglioramento del sistema di prima e seconda accoglienza a Roma, definire politiche di integrazione efficaci, promuovere la realizzazione di progetti territoriali e garantire i servizi socio-sanitari e di formazione e inserimento lavorativo.

Io ho firmato, e voi?