Dopo avervi consigliato tanti libri per i vostri regali, devo dire che quest’anno non ne ho ricevuti tanti però due fantastici sì e oggi ri-inizio a scrivere, dopo questa lunga pausa che è stata davvero rigenerante, raccontandovi proprio di uno dei due.
Come da titolo del post, il libro anzi il romanzo a fumetti di cui vi parlo oggi è “Come prima” di Alfred. Un libro che racconta la storia, ruvida e morbida allo stesso tempo ma sempre avvincente e carica di tensione, di un viaggio difficile.
Due fratelli, dopo dieci anni di lontananza, si ritrovano insieme in macchina – un’italianissima Cinquecento – per portare le ceneri del padre nel paese dove Giovanni ha consumato la sua intera esistenza a fianco della famiglia, e dal quale Fabio se n’è andato, unendosi all’esercito fascista, senza guardarsi indietro, tradendo la fiducia e gli ideali dei suoi cari.
Il viaggio di ritorno in Italia diventa lo spunto per una resa dei conti necessaria, una ricerca di motivazioni non date e forse non cercate perchè nascoste dalle scuse. Un percorso di un crescendo emozionale incredibile che viene accompagnato in maniera magistrale da disegni caratterizzati da un tratto duro ma soprattutto dalle scelte cromatiche forti, diverse ma in linea con il mood nostalgico dell’opera: i campi di grano gialli, il marrone, il rosso, il blu notte servono come la storia stessa e come lei si svelano anche in assenza della parola.
Le scene di silenzio infatti non sono poche. Ma è un silenzio pieno di non detti e quindi quasi parlato o meglio raccontato anche dalle panoramiche che man mano svelano il passaggio dalla Francia all’Italia e da tinte beige, rosso bordeaux e blu scuro. Inondo le scene di silenzio sono poche perchè raccontano ben vent’anni di silenzio.
Se c’è un aggettivo idoneo a descrivere questo incredibile volume è: cinematografico.
A partire dalle descrizioni degli spazi…
…fino alla cinematograficissima scena qui sotto, del dialogo con i panni stesi…..
…..che riportare alla mente – come un pugno al cuore e all’anima – la celebre scena di “Una giornata particolare” di Ettore Scola.
Consigliatissimo.