Vi ho parlato di Emergency ieri e oggi vado avanti con questa micro rubrica che è dedicata a cosa possiamo concretamente fare noi per intervenire se non sopportiamo più di guardarci attorno impotenti di fronte a guerre, mancanza di riconoscimento di diritti umani e razzismo.

Ho scritto che questa sarà una micro rubrica perché – dopo essermi a lungo documentata profondamente tra le mille possibilità – sento di riconoscermi in solo 4 organizzazioni umanitarie-sociali e sono quelle di cui vi parlerò.

Oggi mio marito ed io abbiamo ufficialmente preso parte al programma Child Guardian di Save the Children, organizzazione internazionale indipendente che lavora in 119 paesi nel mondo per realizzare programmi di medio e lungo termine, in stretto contatto con le comunità locali e pressando governi e istituzioni per difendere i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.

 

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Aderendo al programma Child Guardian abbiamo deciso di sostenere mensilmente – con una donazione di 20 euro (cioè meno di un caffè al giorno, per intenderci) – l’area geografica dell’Asia, adottando a distanza un bambino o una bambina, che presto conosceremo.

Per ogni euro da noi donato 78 centesimi saranno destinati a salvare i bambini dell’Asia, 19 centesi saranno destinati a salvare bambini nelle altre aree di intervento (Africa, Mediterraneo, America Latina…) e 3 centesimi serviranno a sostenere le attività di Save the Children.

 

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Il bilancio è visionabile e super trasparente.

Insomma il nostro contributo servirà, insieme a quello di tutti i donatori, a garantire istruzione, salute, sicurezza alimentare e protezione a migliaia di bambini. Cosa state aspettando?