Wow sono rimasta folgorata (Grazie Glenda) da un video che sta impazzando in rete. Prima di proseguire ecco il video

 

 

Che dire? Voi lo direste mai al vostro idraulico? Eppure lo continuate a dire a tutti i freelance e ai creativi!!! Quello che ormai comunemente viene definito il “cognitariato” (ovvero i precari della conoscenza) subisce discorsi tipo questo tantissime volte, magari con la variante “specchietto per le allodole” del “è una grande occasione per lavorare nel mondo della cultura”, oppure del “ti farai conoscere, farai contatti che ti torneranno utili” “vedrai l’effetto sul tuo cv” ecc

Dal fantastico sito del collettivo Zero leggo con piacere che “#coglioneNo è la reazione di una generazione di creativi alle mail non lette, a quelle lette e non risposte e a quelle risposte da stronzi.
È la reazione alla svalutazione di queste professionalità anche per colpa di chi accetta di fornire servizi creativi in cambio di visibilità o per inseguire uno status symbol.
È la reazione a offerte di lavoro gratis perché ci dobbiamo fare il portfolio, perché tanto siamo giovani, perché tanto non è un lavoro, è un divertimento. Questo gennaio ZERO vuole unire le voci dei tanti che se lo sentono dire ogni volta. Vogliamo ricordare a tutti che siamo giovani, siamo freelance, siamo creativi ma siamo lavoratori, mica coglioni.”

Una campagna di sensibilizzazione (creativa) che richiama proprio al rispetto del lavoro (dei creativi), proprio perchè noi siamo lavoratori. E mi viene subito in mente un pezzo di una bellissima poesia del mio amico, poeta appunto, Guido Catalano

… continuo a incontrare persone che mi domandano: “ma tu ti fai pagare per i tuoi reading?”
provate a chiede a un elettricista: “ma tu ti fai pagare quando fai un impianto elettrico?”
poi fatemi sapere cosa vi risponde…

(Ndr Qui trovate l’intera poesia)

Chissà perchè è così difficile accettare che un creativo venga pagato per il suo lavoro. Mi domando ma cos’è che vi turba? Avete paura che ci divertiamo troppo e quindi non è giusto che veniamo pagati? No perchè se è così ve lo posso smentire. Insomma ci facciamo il mazzo. Farsi venire un’idea “giusta” e soprattutto realizzarla non è facile. Anche noi abbiamo deadline e siamo soggetti alle spietate critiche di tutti. O forse pensate beh se uno ha un talento…no perchè sapete creativi un pò è vero ci si nasce ma lo si diventa anche applicandosi, studiando, mettendoci la faccia….

Insomma grazie per questo bel video. Spero davvero di aver contribuito alla sua circolazione e diffusione.  E, come nel caso degli artisti, ricordatevi che anche i creativi pagano le bollette, affitto, mangiano, insomma vivono….

E, senza la benchè minima pretesa di annoverarmi tra gli artisti (al massimo tra gli amanti dell’arte), vi auguro una buona serata con questa immagine “pescata on line” tanto tempo fa ma sempre attuale, diciamo quasi un proseguimento del ragionamento che sposo in pieno secondo il quale i fiori vanno portati ai vivi perchè ai morti proprio non servono. Buona serata a tutti.

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