In un mondo sommerso dai dati e dalle parole il visual storytelling rappresenta un’evoluzione della comunicazione digitale verso una forma più concisa, diretta e interattiva.

Oggi, 26 novembre, IED Visual Communication e AIE (Associazione Italiana Editori) hanno proposto Dalla grafica all’infografica, un incontroper fare il punto su come si stanno evolvendo le infografiche di magazine e giornali cartacei, on line e libri, fornendo gli strumenti e le coordinate per capire come trovare storie nei dati e come comunicarle, col massimo impatto, in maniera visuale sui nuovi media.

 

più libri

 

Sono intervenuti Luigi Vernieri, direttore IED Visual Communication Roma e coordinatore del dipartimento di Graphic Design, Stefano Cipolla, caposervizio grafica La Repubblica, Paula Simonetti, graphic designer e  Giovanni Peresson, Ufficio studi Associazione italiana editori – Scuola per librai U. E. Mauri.
Personalmente mi ha molto colpita la chiarissima spiegazione che ci ha proposto Stefano Cipolla: “con l’esponenziale aumento, grazie ad Internet, della quantità di dati a disposizione e con la crisi, sempre più visibile ad occhio nudo, dell’editoria è necessario pensare e progettare un Rethinking (e non un restyling) dei giornali. L’infografica filtra la notizia, stabilisce relazioni, presenta modelli e li restituisce al lettore in modo che questi comprenda l’informazione nella sua totalità, elimina i dettagli inutili presentando la notizia al lettore in modo sintetico ed esaustivo. L’infografica è una combinazione di immagini, parole e numeri che operano in un sistema verbale-visuale e che offre una grande opportunità di accrescere l’efficacia della comunicazione. Più la rappresentazione è semplificata, più diviene semplice da interpretare, un buon elaborato di infodesign, infatti, deve privilegiare la funzionalità (ovvero la comprensione delle informazioni) all’estetica, pur trovando il miglior compromesso tra i due aspetti.”

Ecco un esempio di infografica, mostrato da Cipolla, che mi è particolarmente piaciuto:

 

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Paula Simonetti ha riassunto così gli elementi che contraddistonguono una buona infografica, “essa dovrà essere: efficace (dovrà facilitare l’accesso all’informazione, trasformando i dati astratti o complessi in informazione semplice e grafica), pertinente (il tono delle immagini deve essere adeguato alla tematica), interessante per il lettore, all’altezza delle aspettative, coerente nella sua narrazione (In un colpo d’occhio il lettore deve capire l’idea principale e la sequenza di lettura. Tutti gli elementi devono convivere in armonia)”.

Ecco un esempio di infografica, mostrato da Paula Simonetti, che mi è particolarmente piaciuto:

 

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Luigi Vernieri ricorda l ‘universalità dell’infografica che supera le barriere linguistiche con la potenza comunicativa delle immagini, ancor più oggi che con la conoscenza collettiva e diffusa a livello globale attraverso Internet, un linguaggio condiviso fatto di decodifica di segni permette una comunicazione immediata ed efficace.

 

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L’incontro si inserisce all’interno del ciclo Più libri più idee, rivolto agli studenti universitari dei corsi di editoria, comunicazione e grafica: 4 eventi promossi da AIE nelle università romane in occasione di Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della piccola e media editoria giunta quest’anno alla dodicesima edizione che si tiene dal 5 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi dell’EUR.