Trovo allucinante, sotto ogni punto di vista, l’infelice uscita di Guido Barilla ai microfoni della trasmissione di Radio 24 ‘ La Zanzara’:

“Abbiamo una cultura differente. Non farei mai spot per i gay, la nostra è una famiglia tradizionale”, così Guido Barilla si è pronunciato sugli spot gay, non solo ma ha anche dichiarato che per loro il concetto della famiglia “sacrale” rimane uno dei valori fondamentali dell’azienda. E, peggio mi sento, ha parlato di salute, famiglia e famiglia unita proprio come se tutte queste parole non fossero applicabili ad una coppia omosessuale. Quando il conduttore sottolinea che anche i gay mangiano la pasta, Barilla risponde: “Se ai gay piace la nostra pasta e la nostra comunicazione, la mangiano, se non gli piace quello che diciamo, faranno a meno di mangiarla e ne mangeranno un’altra. Ma uno non può piacere sempre a tutti, perché piacere a tutti vuol dire non piacere a nessuno”. E ancora alla domanda farebbe mai uno spot con omosessuali risponde: “Non lo farei. Non è per mancanza di rispetto agli omossessuali, che hanno diritto di fare quello che vogliono senza disturbare gli altri, ma perché non la penso come loro e penso che la famiglia a cui ci rivolgiamo noi è una famiglia classica, dove la donna ha un ruolo fondamentale, è la madre ed è un centro concettuale e strutturale”.

Siamo nel 2013. Persino il Papa si è per un secondo posto la domanda su chi è lui per giudicare i gay.

A me sinceramente tutta questa storia lascia senza fiato. E credo sinceramente che vada denunciata. A questo proposito vi invito a firmare la petizione di Dario Fo. Un invito a guardare oltre alla discriminazione perchè, purtroppo, in Italia nel 2013 abbiamo ancora bisogno di affermare con forza che la famiglia è solo dove c’è amore e rispetto.

si