Il 13 marzo va in scena al Teatro Quarticciolo (di via Ostuni 8 a Roma) “Voci di Desdemona“. Testo e regia sono di Paola Coppi, in scena Elena Fazio e Angela Sajeva, musiche composte ed eseguite da Roberta Montisci, scenografia di Tiziana Amicuzi e disegno luci di Gaia Donno. Lo spettacolo andrà  in scena due volte con matinée per le scuole (ore 10) e serale (ore 21).

L’affascinante  progetto “Voci di Desdemona” nasce nel 2008 ed è costituito da:

– uno spettacolo teatrale, pensato sia per essere rappresentato in teatro che in luoghi non teatrali e meno convenzionali (come supermercati, mense universitarie, istituti scolastici…) per raggiungere sempre più persone e un pubblico non necessariamente già sensibilizzato sull’argomento
– convegni e dibattiti sui temi della violenza di genere e dello stalking attraverso collaborazioni con associazioni di categoria (D.i.Re-Rete Antiviolenza Nazionale, Cooperativa Sociale Befree contro tratta, violenze e discriminazioni; Maschile Plurale; Associazione antimafie daSud; Centro Donne Dalia; Associazione di promozione sociale Scosse; CE.S.P.P.; Centro Donna Lilith; Centro Antiviolenza Roberta Lanzino; S.I.U.L.P. )
– laboratori tematici attraverso tecniche teatrali e scrittura creativa.

La questione della violenza domestica, proprio per la sua complessità e urgenza, si presta a poter essere affrontata da diverse angolazioni e propone diversi spunti di riflessione. Il tema su cui “Voci di Desdemona” pone l’accento (sia attraverso lo spettacolo sia attraverso il fondamentale momento di confronto con il pubblico che chiude sempre ciascuna rappresentazione) è quello del silenzio: il silenzio di chi subisce violenza, ma anche il silenzio che circonda la violenza stessa.

Donne che vogliono agire la scena per portare attraverso la loro arte un messaggio forte contro una violenza che sembra ormai scandida dai passaggi televisivi dei tg o – peggio mi sento – dei talk show. Purtroppo è diventata una cosa ormai quasi “normale”, quella di mangiare cena con il tg acceso e di buttare un occhio distratto all’ennesimo caso di violenza – spesso domestica e spesso orribilmente descritta come un appendice di amore difficile. Io non mancherò e voi?