Capita di avere la fortuna di entrare in contatto con persone che lasciano un segno indelebile nell’immaginario ma anche nella vita di tutti i giorni. Questo a me è successo con Riccardo Mannelli. Sono entrata in contatto con lui attraverso la sua arte che mi ha scossa e sconvolta. Poi ho avuto la fortuna di creare un contatto che è mutato in affetto e amicizia nel tempo. Non potevo esimermi quindi dal segnalarvi questa bella mostra. Come sapete è da tempo che non scrivo un post, sono giornate intense che tendono a catturare come in un vortice tutte le mie energie. Ma oggi mi sono ritagliata lo spazio di parlarvi di questo evento perchè è uno di quelli da segnare in agenda.

“Incantazioni – Anatomie dello spirito” è una mostra (a cura di Luca Arnaudo e Matteo Ghirighini) dedicata all’opera di due grandi maestri del disegno e del segno grafico, Félicien Rops e Riccardo Mannelli. Occasione di un incontro ideale che oltrepassa la distanza storica tra gli artisti, l’esposizione consente di ammirare insieme oltre cinquanta opere di Rops – tra cui molte delle sue incisioni più famose – e venti lavori di Mannelli, alcuni dei quali di grandi dimensioni.

La mostra è ospitata dalla Philobiblon Gallery (di via Antonio Bertoloni, 45 a Roma) dal 20 febbraio al 20 marzo con orario 10-13 e 15-18 dal lunedì al venerdì. L’inaugurazione è prevista venerdì 20 febbraio dalle ore 18.

L’accostamento è un’occasione fantastica di riflessione e analisi (oltre che di puro godimento visivo e sensoriale) sul lavoro di due artisti che, in epoche diverse, tracciano vizi e virtù del proprio tempo attraverso una profonda e complessa opera simbolica e incredibilmente materiale allo stesso tempo, maniacalmente tracciata su ogni singola linea dei corpi rapprentati.

Félicien Rops (Namur, 1833 – Essonnes, 1898) è considerato tra i più importanti artisti dell’Ottocento. Pittore, incisore, disegnatore, a Parigi entra in contatto con letterati del calibro di Charles Baudelaire, Stéphane Mallarmé, Barbey d’Aurevilly, dei quali illustra molte opere, divenendo un punto di riferimento del movimento simbolista: di lui, oltre agli autori appena citati, scrive in maniera entusiasta Joris Karl Huysmans. I lavori di Rops sono stati esposti in tutto il mondo, spesso in combinazione con quelli di artisti come Edvard Munch, James Ensor, Oskar Kokoschka, oltre a risultare raccolti presso il museo dedicatogli dalla città natale Namur.

Riccardo Mannelli (Pistoia, 1955 – vive a Roma) è tra i protagonisti della satira e dell’illustrazione italiana sin da quando, negli anni Settanta, partecipò alla fondazione del Male. Tagliente commentatore visivo sulle prime pagine dei principali giornali nazionali, da Repubblica a Il Fatto quotidiano, Mannelli ha sviluppato una forma di disegno sontuosa, combinata al colore con inattese profondità. Nell’intensa attività espositiva dell’artista si segnalano più di recente la partecipazione alla 54° Biennale di Venezia, una personale al Festival dei Due Mondi di Spoleto per la cura di Vittorio Sgarbi, la doppia personale con Jan Saudek presso il castello angioino di Monopoli.

Un evento da non perdere!