La Grande Traversata, di Agathe Demois e Vincent Godeau, pubblicato da L’Ippocampo junior, è un piccolo-grande capolavoro di maestria e poesia. Il libro inizia dicendoci che ogni  anno gli uccelli del mondo intero si danno appuntamento: stesso giorno, stessa ora, stesso albero. Però il racconto è dedicato ad un protagonista, Beccorosso, che è allasua prima grande traversata. Dalla banchisa alla foresta tropicale, l’uccellino sorvola dieci tavole monocrome, dal tratto rosso, incontrando ora una città, ora una nave, una stazione o una misteriosa fabbrica. Facendo scivolare sopra ogni pagina la lente a filtro rosso inserita nella tasca della copertina, il lettore (bambino o adulto) scoprirà nascosti dietro le immagini, meravigliosi universi fatti di mille dettagli, situazioni comiche e personaggi uno più stravagante dell’altro.  Il ‘trucco’ del doppio disegno (il filtro rosso annulla in effetti il disegno rosso per svelare il disegno azzurro nascosto sotto) è sfruttato alla perfezione: il mondo di sotto, quello che si svela con l’uso della lente, è un insieme armonico e nello stesso tempo barocco di invenzioni grafiche, di soggetti stravaganti, tutti descritti con precisione e maestria.

Io potrei passare ore a guardarlo, non perdetevelo per nulla al mondo.

 

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