Mio marito mi conosce profondamente! Per Natale mi ha regalato, tra i vari veri pacchetti,  il “Mappamodello” di Nanni Strada. L’avevo visto a Milano l’anno scorso e me ne ero subito innamorata.

Dal suo sito ecco un bel profilo: “[…] Nanni Strada, ovvero il design che diventa moda, o meglio, la moda intesa come disciplina progettuale, il vestito che diventa architettura. Ma un’architettura assolutamente tarata a corpi che vivono, viaggiano, sognano, amano. Abiti che calzano leggeri, progetti sinuosi per vite vissute con disinvoltura. Nanni Strada è la protagonista trentennale di una moda che sovverte le regole tipiche dell’alta sartoria, lontana dal modo tradizionale di concepire l’abito. Come tutti gli sperimentatori più puri, Strada unisce alla curiosità della ricerca (sui materiali, sulle forme, sulle tecniche) una sana irriverenza verso i codici prestabiliti: la precisa volontà di negare ogni statuto la porta a cercare e intravedere nuovi orizzonti possibili, nell’obiettivo di evitare al corpo ingessate scomode rigide corazze. […]”

Ma cos’è il  “Mappamodello”? Beh è un cartamodello che raccoglie l’insieme degli abiti geometrici disegnati da Nanni Strada negli anni 70. Ha la forma di un vestito (100×150) e riproduce con vari colori il tracciato di 12 abiti con un grado di difficoltà da 1 a 8. Sono gli  abiti geometrici disegnati e creati nel 1974 per il concorso “Abito nazionale arabo-islamico”, diventati classici per le collezioni del negozio Oriente e Cina a Milano.

Premiata nel 1979 con il Compasso d’Oro per aver brevettato la prima collezione di abiti senza cuciture, Nanni Strada è una delle figure più indipendenti e lontane dagli schemi rigidi della moda e del design. Il Mappamodello è una meraviglia grafica, di design e di moda edita da Corraini e trovabile nei bookshop dei Musei di tutto il mondo. Unmissable!