WOW. Non saprei come altro iniziare se non con wow e grazie a RomaEuropa per lo spettacolo di ieri. Ma soprattutto attenzione perchè lo potete ancora andare a vedere oggi quindi affrettatevi, davvero.

Ok ma di cosa sto parlando? Ammetto che da ieri sera che sto fluttuando tra immagini di meduse e cavallucci marini e lo splendido sound di Cristiano Godano, Luca Bergia e Riccardo Tesio, tra l’altro ma solo io avevo voglia di ballare ieri?

 

 

Ieri sera sono stata al Teatro Palladium nell’ambito del RomaEuropa Festival a vedere “La poesia della scienza“, sublime performance dei Marlene Kuntz che hanno relizzato live una colonna sonora intima, rock ed emozionale sulle immagini di Jean Painlevé.

Il regista-scienziato-inventore francese, che dal 1925 si avvicina al cinema creando film scientifici ipnotici e impossibili da classificare, fornisce infatti il visual alla performance: immagini così piene di surreale meraviglia, che risulta davvero difficile pensare possano appartenere al mondo subacqueo. Cavallucci marini e meduse danzano sullo schermo morbidi, perfetti e sinuosi, quasi come se stessero volando sospesi nello spazio dell’anima in un misto di alchemia psichedelica e poesia.

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Non c’è da sorprendersi se nel 1954 Hernri Langlois inserì i film di Jean Painlevé in una retrospettiva sul cinema d’avanguardia. E i Marlene Kuntz ci accompagnano per mano in questo viaggio al centro della terra e di noi stessi, un viaggio alla ricerca della bellezza, perchè “Noi cerchiamo la bellezza ovunque. E passiamo spesso il tempo così, senza utilità (quella che piace a voi), senza utilità (perché non serve a noi)”