L’avevo annunciato da questo sito la scorsa settimana e stasera sono andata, al  Teatro Quarticciolo, alla prima nazionale del progetto teatrale “Opera in corso #2 | donne allo specchio”, del Collettivo Operaincorso, costruito e  realizzato da Tiziana Amicuzi, Maria Luisa Bigai, Valeria Cotura, Valentina Faraoni, Paola Marzano, Ilaria Onorato,  Francesca Emilia Papale, Maddalena Rizzi, Angela Sajeva (con un ringraziamento per la collaborazione ai costumi a Silvia Gambardella).

Non capita spesso di avere l’urgenza di correre a casa a scrivere immediatamente di quanto si è visto, direi che è un caso raro ma è quanto mi trovo a fare in questa ventosa notte romana dopo aver visto questo spettacolo così ricco e denso di contenuti, bravura, architetture sceniche e immagini.

Entrando nel teatro sono stata accolta da un allestimento ricco di dettagli che rimandavano ad altri dettagli (attraverso i qr code), frammenti di vita, frammenti di scena, frammenti di volti (occhi).

 

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La scenografia, realizzata da Tiziana Amicuzi (che non smetterò mai d’incantarmi con le sue creazioni), era quasi un personaggio a sé, intrigante, vivo, provocante attraverso un continuo dialogo con il pubblico ottenuto grazie ad un geniale e sapiente gioco di quegli specchi invocati dal titolo e davvero ben trapelati dalla splendida introduzione fatta dalla regista, Maria Luisa Bigai (alla quale vanno i miei più vivi complimenti) nella bella chiacchierata di presentazione introduttiva con la Direttrice Artsitica del Teatro Quarticciolo, Veronica Cruciani.

 

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Uno spettacolo che non è solo uno spettacolo, ma un vero e proprio processo artistico che queste artiste donne hanno realizzato creando un collettivo femminile che da tempo porta avanti una ricerca e uno studio sulla figura femminile sia nel campo dell’arte che del lavoro. Questo lavoro di ricerca le ha portate a realizzare questo progetto articolato, nato dalla manifestazione del febbraio 2011, “Se non ora quando?” che ha visto scendere in campo donne e uomini ed è stata un pò il seme che ha fatto germogliare una serie di azioni (alcune più politiche alcune più artistiche).  Maria Luisa Bigai ha riassunto la nascita del Collettivo citando la celebre affermazione di Ingrao “Indignarsi non basta”. Per questo il collettivo ha deciso di cercare di fare qualcosa attinente alla propria specificità.

Una riflessione collettiva e incrociata che ha permesso a questo gruppo di riunirsi utilizzando l’arte e la comunicazione per fare dei ragionamenti e restituirli come lo specchio restituisce le immagini. Tutto questo mischiando fotografie, l’istallazione del foyer, spazi, immagini, parti video, ricerca musicale, teatrale, gestuale e parola. Dal punto di vista attoriale 5 attrici molto diverse tra loro si sono “fatte carico” di un’artista che, nei tempi “ce l’ha fatta”, confrontandosi con questa figura per cercare di capire come ha fatto. Questo ha portato a delle forme di drammaturgia d’attore, al costruirsi addosso il personaggio, che a sua volta ha portato al bellissimo lavoro di “drammaturgia delle drammaturgie” realizzato dalla regista.

Il risultato è a dir poco riuscito: uno spettacolo struggente, ricco di passione che fa scorrere, davanti ai nostri occhi  le storie di Theda Bara, Maria Carta, Isabella Morra, Adelaide Ristori, Frida Kahlo, rielaborate a più mani,  fra le luci e le ombre della scena e nei dipinti di Paola Marzano esposti sul palco.

Donne. Grandi donne. Con mille fragilità. Che ci ritornano di riflesso o siamo noi che ci vediamo riflessi in loro?

Le attrici (davvero bravissime) vivono il personaggio che diventa drammaturgia dal vivo, interattiva, lungo un canovaccio che racconta a più voci la lunga danza di uno specchio infranto in uno spazio scenico che anch’esso riflette nei frammenti di specchio e ci invita a riflettere.

 

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Io sono tornata a casa più ricca dentro, piena di domande, puntini di sospensione e curiosità.

Vi invito tutti a correre domani, domenica 19 gennaio, al Teatro Quarticciolo dove si replica  alle ore 18,00 e alle 21,00 “Opera in corso #2 | donne allo specchio” perchè questo spettacolo è imperdibile e farà molto parlare di sé.

Per info e prenotazioni 06 98951725

 

Una nota sul Collettivo – Questo spettacolo è la seconda azione del collettivo all’interno di un lungo percorso di ricerca nel mondo del femminile. Il 15 maggio 2013 al RADIO WUONZ LIVE CLUB è stata realizzata la prima azione pubblica del collettivo : OperaIncorso#1 – Donne per un’esposizione. Il collettivo Operaincorso nasce da un gruppo di donne delle Arti Sceniche, Visive, Multimediali e Digitali (attrici, autrici, drammaturghe, performer, pittrici, scenografe, registe) impegnate nel creare eventi artistici, culturali e ludico-partecipativi che abbiano come obiettivo rivalutare il ruolo della donna in primo luogo nel mondo dello spettacolo e della cultura, dove è spesso veicolato in modo tanto discriminatorio, da precluderne il più delle volte qualsiasi potere decisionale. Operaincorso si propone di allargare lo sguardo sulla condizione della donna e di puntare i riflettori sulle diseguaglianze nei diritti e sulle disparità di trattamento a cui la donna è ancora assoggettata.