Ieri sera sono andata al cinema con la forte esigenza di “staccare” e mi sono imbattuta nel prodotto perfetto per l’evenienza: “Smetto quando voglio“. Perfetto perchè, lo ammetto, non sono tagliatissima per le commedie (ed in particolar modo per quelle italiane che al 90% non mi fanno ridere ma insinuano in me spesso una grande tristezza). Sono tendenzialmente più portata per generi diversi, più sociali, drammatici, per l’animazione o al contrario per i superoi e i mega effetti. Lo so “so strana” :)

Invece questo film di Sydney Sibilia, mi è davvero piaciuto perchè è una commedia fresca e scanzonata che parte però da un dato reale e sconfortante: la situazione dei famosi “cervelli italiani” (che ormai fanno coppia fissa con “cervelli in fuga”) condannati all’espatrio o all’oblio. La cosa che mi ha più appagato del film è il riuscitissimo tentativo di tenere il forte e sentito tema sociale sullo sfondo senza farsi fagocitare e mantenendo invece i temi della commedia senza risultare superficiali. Bingo! Ho riso davvero tanto su un tema che tutto sommato tocca anche me nel profondo: il tema del cognitariato, della non meritocrazia, delle difficoltà della mia generazione, e ho riso di gusto.

La trama è ben riassunta sul sito del film: “Pietro Zinni ha trentasette anni, fa il ricercatore ed è un genio. Ma questo non è sufficiente. Arrivano i tagli all’università e viene licenziato. Cosa può fare per sopravvivere un nerd che nella vita ha sempre e solo studiato? L’idea è drammaticamente semplice: mettere insieme una banda criminale come non se ne sono mai viste. Recluta i migliori tra i suoi ex colleghi, che nonostante le competenze vivono ormai tutti ai margini della società, facendo chi il benzinaio, chi il lavapiatti, chi il giocatore di poker. Macroeconomia, Neurobiologia, Antropologia, Lettere Classiche e Archeologia si riveleranno perfette per scalare la piramide malavitosa. Il successo è immediato e deflagrante, arrivano finalmente i soldi, il potere, le donne e il successo.  Il problema sarà gestirli…”

Il regista Sydney Sibilia ha firmato con questo film il suo primo lungometraggio, pur avendo iniziato giovanissimo a realizzare cortometraggi insieme all’amico Fabio Ferro nella loro nativa Salerno. Nel 2005 hanno vinto numerosi concorsi con “Iris Blu”. Nel 2007, dopo il trasferimento a Roma, ha realizzato due cortometraggi di successo “Noemi” e “Oggi gira così”, prodotto dalla Ascent Film e scritto insieme a Valerio Attanasio. Nel 2011 inizia a scrivere la sceneggiatura della sua opera prima “Smetto quando voglio” insieme a Valerio Attanasio e Andrea Garello. Nel 2013 cominciano le riprese del film prodotto dalla Fandango di Domenico Procacci e la Ascent Film di Matteo Rovere. Il film ha riscosso un successo sorprendente, in particolare grazie alla sua campagna pubblicitaria puntata interamente sul web ed i social network (altra nota di particolare interesse per me).

Insomma un bel film italiano da vedere!