Ieri sono stata una tra i fortunati partecipanti all’edizione 2012 del TEDx Transmedia (curato da Nicoletta Iacobacci con il Media Design touch di Max Giovagnoli che ha coordinato la grafica, il sito e la produzione audiovisivi attraverso una collaborazione con il Media e Sound Design Department dello IED di Roma) presso la splendida location del MAXXI di Roma.

Questo è stato il terzo appuntamento con TEDx Transmedia ed aveva come tema: WEKids: Dreamers, Geek, Mindshifters, nel tentativo di svegliare il “bambino nascosto” in noi (inner child) per mettere a valore questa energia e provare a ripensare lo storytelling come uno strumento utile per contribuire a creare un mondo migliore. Agli speakers (tutti pioneri del settore, vedi qui) è sto chiesto proprio questo: di risvegliare il loro inner child per diventare Dreamers, Geeks e Mindshifters. Inoltre per la prima volta dei giovanissimi ( bisogna aggiungere bravissimi e preparatissimi) speakers (dagli 8 ai 17 anni), che hanno partecipato al progetto internazionale Design for Change (sul quale vi invito a curiosare), sono saliti sul palco in qualità di Change Makers.

Beh è stata una giornata illuminante e non vedevo l’ora di poter sharare un pò di sensazioni in caratteri maggiori rispetto  a quelli di un tweet. Nella notte ho lasciato sedimentare un pò delle emozioni e delle suggestioni raccolte durante il giorno e ora do sfogo alla mia necessità di condivisione (che poi è veramente alla base di tutta la comunicazione transmediale)…..

Sicuramente voglio partire con l’intervento che mi sta più a cuore. Ieri infatti al TEDx è intervenuto Salvatore Iaconesi che ha presentato il suo progetto de “La mia cura open source“. Salvatore ha scoperto nell’estate una cosa tremenda: ha un tumore al cervello.  Dopo aver ritirato la sua cartella clinica digitale (che non era apribile sul computer) l’ha craccata. L’ha aperta e ha trasformato i suoi contenuti in formati aperti, in modo da poterli condividere con tutti. Dal 10 settembre ha iniziato a condividere i dati sul suo stato di salute, e ci è riuscito  solo perchè i dati erano in formato aperto e accessibile. Salvatore ha rivolto un invito al mondo: un invito a prendere parte alla CURA. Alla sua cura OPEN SOURCE
Progressivamente, Salvatore rende disponibili tutte le risposte che riceve, sempre in formati aperti, così che chiunque abbia il suo stesso male possa beneficiare delle soluzioni che ha trovato. Le risposte che Salvatore sta ricevendo da tutto il mondo sono numeri davvero imponenti che tra l’altro toccano tutte le discipline atistiche, mediche e spirituali.
Salvatore ha chiesto di prendere le informazioni sul suo male, se ne avete voglia, e di dargli una CURA. Ha chiesto: ” fateci un video, un’opera d’arte, una mappa, un testo, una poesia, un gioco, oppure provate a capire come risolvere il mio problema di salute”, convinto che artisti, designer, hacker, scienziati, dottori, fotografi, videomaker, musicisti, scrittori, tutti possano dargli una CURA. Tutte le cure inviate (info@artisopensource.net) saranno caricate sul sito e sono a disposizione.

Salvatore è una persona coraggiosa che con questa azione sta cambiando il mondo, è un mindshifter ma è anche un dreamer. Urban Experience gli è vicina e intende mettere a disposizione le sue competenze per collaborare alla CURA open source e invita tutti i soci e i simpatizzanti a fare altrettanto.Tutti gli interventi di ieri sono stati di un livello altissimo e non voglio ripercorrerli in maniera semi-giornalistica, anche perchè il TEDx metterà a disposizione i talk (che oltretutto sono stati in diretta streaming), voglio piuttosto fare una piccolo lavoro di decodifica delle tag che mi porto dentro da ieri….un puzzle, un collage, un mash up della giornata, una raccolta di tweet postumi e piccoli flash…

E  partirei proprio da un geniale virale Samsung che ci è stato mostrato ieri, dal tema “Use your influence”:

Per continuare con delle “quote”

– per liberare il nostro inner child servono: meraviglia, coraggio e  carenza di ego –

– “I can’t imagine anything worse than being required to have fun” (Scott Westerfeld)

– “Life is more fun if you play games ” (Rohald Dahl)

– “I hate the idea that when it comes to book and learning HARD is often seen as opposite of FUN. It’s strange to me that we should be so quick to give up on a book or a math problem when we are so willing to grapple, for centuries if necessary, with a single level of Angry Birds.” ( John Green)

– “The basis of the philosophical entertaiment is that the discovery of meaning is FUN!” (Oyvind Olsholt)

Per concludere rimandandovi tutti sul sito del TEDx.