Incontrare il narrative designer di Fight Club, Minority Report e Man of Steel (tra gli altri) è già di per se un’emozione. Assistere ad un suo talk e chiaccherare con lui di progetti futuri un onore incredibile. Alex Mcdowell è anche il direttore del 5D Institute e collabora con registi del calibro di Stephen Spielberg, Terry Gillian, David Fincher e Tim Burton (per citarne alcuni).

Alex ha iniziato il suo panel dichiarando che il linguaggio del design è la lingua base dei media narrativi. Nel 2002 trovandosi a lavorare su Minority Report ha sperimentato una procedura eccezionale: 10 mesi senza copione, solo alcuni (e pochi per altro) punti fermi: Washington DC, 50 anni nel futuro. Insomma si è trovato a dover visualizzare un mondo coerente ed immersivo che si è concretizzato in una bibbia di 80 pagine ricca di prototipi. Lavorare sul prototipo di una Washington del 2050 ha significato poter sviluppare la narrativa del mondo costruito in maniera non lineare. L’autore passa quindi dalla sua funzione base a far parte del mondo dei personaggi ma anche dei movimenti di camera (del punto di vista).

Qui un movie moving a cura di Giulio Pascali e mio realizzato durante la conferenza:

 

 

Costruire un mondo permette di delineare la filosofia e la pratica che sfruttano una ricca collaborazione tra visual design e tecnologie emergenti per creare spazi visceralmente immersivi – passivi o interattivi, reali o virtuali – attraverso la logica della storia, la progettazione e l’esperienza dell’utente. Questi strumenti ci permettono di attualizzare il nostro immaginario in nuovi mondi narrativi. Costruire un mondo significa esplorare l’intero arco del nostro ruolo creativo nello sviluppare nuove narrazioni.