La giornata delle conferenze all’ X Media Lab di Losanna è esattamente a metà. Ad aprire i talk questa mattina Jeff Gomez, Transmedia Producer (di Avatar e Pirati dei Caraibi tra gli altri), che con un’incredibile capacità di sintesi ha riletto tutto il work flow tradizionale di una produzione in chiave transmediale. Le differenze sono sotto gli occhi di tutti noi che lavoriamo transmedialmente ma sarebbe una gran cosa questi step fossero innanzitutto compresi e poi messi in pratica.

Il traditional Production Process infatti prevede, come ben sappiamo: development (che normalmente include produttore, regista, prime descrizioni), il packaging (pitch, storyboard, referenze, prima sceneggiaura, pre-visual), la pre-produzione, la produzione, il film release (stampa e advertising) e il post release che spesso si ferma al “word of mouth”, il passaparola.

Rileggere in chiave transmediale questo processo significa stravolgerlo letteralmente ma anche riuscire ad ottimizzare organizzazione, tempi e costi. Provo a sintetizzare qui l’intervento di Jeff di rilettura del work flow certa che questa rappresenti la base di partenza per un ottimo lavoro transmediale

development: significa un vero e proprio commitment al processo produttivo transmediale, questo prevede un planning strategico, la progettazione del mondo del racconto (personaggi, mondo, location, oggetti, cronolgia, metafisica, essenza del brand) e partnership

innovation: questo è uno step ulteriore che prevede sviluppo strategico, planning a lungo raggio, produzione e Transmedia design, il pitch del package e la strategia digitale

pre-produzione: tutti gli asset sono stabiliti, si lavora allo sviluppo dell’estensione del mondo (mitologia, piano di pubblicazione, social network,ruoli dei partner)

produzione: si inizia a raccontare la storia, si produce l’estensione del mondo, ci si attiva sui social network

post-production: le estensioni danno inizio all’inizio del calendario della promozione, i social forniscono gli asset individuali

film release: il calendario transmediale inizia 6 mesi circa prima dell’uscita del film, il pubblico conosce il mondo ma non la storia. Questo è il momento del picco cross-mediale e di dialogo sui social network.

post-release: l’estensione continua, nascono nuovi contenuti, nuove conversazioni, la storia stessa è guidata dai contenuti generati dagli utenti e i feedback vengono raccolti e studiati per il futuro.

slide jeff