In un momento in cui il lavoro è diventato quasi un concetto astratto festeggiare il primo maggio rappresenta una forbice di emozioni contrastanti. In questo ultimo periodo ho sentito i racconti di tanti amici e parenti che stanno vivendo le più incredibili sfumature di quello che rappresenta il panorama del mercato del lavoro italiano. Si va dal fallimento di aziende (e quindi la fine di contratti a tempo indeterminato con il collegato sgomento di chi, fino ad oggi, era convinto di avere non “il lavoro della vita” nel senso del lavoro che desiderava ma “un lavoro per la vita”) al mobbing, dalla disoccupazione ai contratti allucinanti. Insomma lo scenario è veramente nero.

La mia generazione, quella dei 35enni, è cresciuta in questa situazione. Molti, pur lavorando da molti anni (tra questi anche io che ho iniziato a 18) un “contratto stabile” quasi non sanno nemmeno cosa sia. I diritti correlati (dal banale mese di “ferie” ad agosto pagato, fin a quelli ben più drastici tra i quali cito il diritto alla maternità, i contributi, la malattia, lo straordinario…) sono entità conosciute “per sentito dire”.  Cita l’Istat: “senza lavoro 43 giovani su 100”. Peccato che la situazione sia persino più nera di così, perchè quei 57 rimanenti comunque sono quasi tutti precari o a partita IVA.

 

festa del lavoro

 

Ho partecipato tutti gli anni, già da bambina con mia mamma alla manifestazione del 1 maggio (qui una sintesi della storia del 1 maggio). Anche il valore simbolico della giornata sembra che si stia sgretolando. Ormai negozi, centri commerciali e supermercati scelgono di non fermare il lavoro in nome della ricerca del profitto (come hanno fatto del resto anche il 25 aprile). 1 maggio e 25 aprile sono due date importanti che putroppo vengono vissute e pensate semplicemente come “ponti”, come “week end lunghi”. Il senso del 1 maggio è collegato al lavoro, alla dignità di ogni uomo e donna e al diritto di poter lavorare per vivere una vita decorosa. Questa è una ricorrenza strettamente legata al concetto stesso di democrazia, indipendenza e dignità. Oggi più che mai cerchiamo di onorare certe ricorrenze e di fare qualcosa di attivo e concreto per contrastare questa modalità ma soprattutto il forte senso di isolamento, rassegnazione, solitudine che viene quotidianamente vissuto dai lavoratori italiani.

Sarà un Primo Maggio “caratterizzato dal lavoro che non c’è, soprattutto per i giovani: è la festa della disoccupazione più che del lavoro”. Lo dichiara la leader della Cgil, Susanna Camusso, commentanto i dati diffusi dall’Istat, aggiungendo anche “Non si parla di uscita dalla crisi se non si inverte significativamente il dato della disoccupazione”.

Come ogni anno a Roma si terrà il concerto del 1 maggio in piazza San Giovanni. Il Tema Artistico 2014 è: “Le nostre storie: Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani”. Quest’anno in occasione del concerto c’è un invito a vivere e condividere il Tema artistico del 2014 e a raccontarlo dal vostro punto di vista  mandando le vostre storie di vita, di passione, di emozioni, di impegno, di politica, di amore, di solidarietà, di pace, di fratellanza, di sostegno, di studio, di giovinezza, di lavoro della terra (lunghezza circa 1000 caratteri) sulla  pagina Facebook oppure via mail (cristiana.piraino@gmail.com),  mettendo come oggetto LE VOSTRE STORIE entro il 30 Aprile. Le storie più significative e importanti verranno pubblicate sulla pagina Facebook ufficiale del Primo Maggio e saranno lette durante il Concertone e tutte insieme faranno parte del racconto corale del Primo Maggio del 2014 dedicato a “Le nostre storie” (per maggiori info visitate il sito del concerto, dove troverete anche tutti i nomi degli artisti che si alterneranno sul palco).

 

1maggio roma

Ma quest’anno l’altra faccia sonora del 1 maggio (senza contare le iniziative sparse un pò per tutta Italia) sarà quella del concerto del 1 maggio di Taranto che nella cornice del Parco archeologico delle mura greche, propone una giornata di musica e dibattito organizzata dal Comitato dei cittadini e lavoratori liberi e pensanti, gruppo autonomo formatosi nel 2012 dopo il sequestro degli impianti dell’Ilva da parte della magistratura e determinato a promuovere la volontà di rinascita della città pugliese, anche attraverso questo Primo maggio alternativo. Venticinque artisti e oltre trenta associazioni provenienti da tutta l’Italia, che hanno aderito gratuitamente al primo ‘concertone’ lontano da Roma e dai riflettori Rai che seguiranno come sempre la diretta dalle 15 da Roma, con la direzione artistica dell’attore Michele Riondino e di Roy Paci.
“Taranto è l’esempio eclatante del contrasto tra diritto al lavoro e quello alla salute, entrambi lesi. Una festa non risolve le cose, ma il tempo della festa è il tempo del Sacro. Per questo saremo alla festa del primo maggio di Taranto, per aprire un poco questa nube di veleno che ha oscurato la Magna Grecia”, ha scritto in una lettera Vinicio Capossela, tra gli artisti che parteciperanno al concerto.“

 

1 maggio taranto

 

La tradizionale manifestazione sarà quest’anno a Pordenone. Dal sito CGIL: “Domani primo maggio, festa dei lavoratori, la tradizionale manifestazione sindacale si svolgerà a Pordenone, sede scelta perché la vertenza che ha interessato la Electrolux in questi mesi è il paradigma della crisi che colpisce il paese. Simbolo dei tanti tavoli aperti al Ministero dello Sviluppo economico al momento senza alcuna soluzione, mentre prosegue inesorabile il processo di deindustrializzazione del nostro paese, per mancanza di un’idea di futuro e di una strategia di politica industriale.Un faro acceso contro la scelta suicida di pensare di contrastare la crisi attraverso il taglio dei salari dei lavoratori, nonché della produzione stessa: una scelta fallimentare che ha delle assonanze con la politica di austerità europea, non per altro, tra le parole d’ordine di questo primo maggio, e alla vigilia di un cruciale appuntamento elettorale, sono ‘più lavoro, più Europa, più solidarietà’. L’appuntamento – che vedrà la partecipazione dei segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti – è in largo San Giovanni Bosco alle ore 8.30. Lì partirà il corteo per raggiungere piazza XX settembre dove si terranno i comizi conclusivi dalle ore 10 alle 11 dei tre leader sindacali. Nel pomeriggio, anche qui come tradizione, il consueto appuntamento con il concertone di piazza San Giovanni a Roma quest’anno dedicato a ‘Le nostre storie. Accordi e disaccordi delle nostre radici, della nostra memoria e del nostro domani’. Il giorno dopo, venerdì 2 maggio, si aprono a Rimini le ‘Giornate del Lavoro’. Una ricca tre giorni di dibattiti, confronti, lectio magistralis, insieme a concerti, musica e teatro, tutti appuntamenti animati da ospiti di grande rilievo nel panorama della politica, dell’economia e della cultura.”

Buon primo maggio a Tutti!