Ieri sera al Nuovo Cinema Aquila ho assistito alla proiezione di “Centocelle Stories” (di Simone Amendola e Floriana Pinto con gli studenti dell’ISIS Ambrosoli di Roma) e “La Luna che vorrei” (di Francesco Barnabei),  documentari nei quali il Municipio V viene raccontato dalla sua gente.

Claudio Moretti del Quinto Municipio presenta così il filo rosso che collega i due lavori: “I due documentari hanno molti elementi in comune, ma il più importante è quello attualissimo dei migranti di 2° e 3° generazione, che in entrambi i film hanno un ruolo rilevante. L’altro elemento comune è il coinvolgimento dei cittadini, nella ‘Luna’ il Comitato di Quartiere è il co-autore del film, in ‘Centocelle’ una scuola è coinvolta in una ricerca sulla storia del quartiere e un suo insegnante la illustra. Il terzo è nelle caratteristiche dei territori, due quartieri popolari lungo la via Casilina, Torpignattara vecchio, Centocelle anziano, attraversati da un acquedotto ed entrambi con antica tradizione commerciale, due parchi pieni di storia (villa de Sanctis e Centocelle), un vecchio tram, un vecchio tranvetto e una nuova metro ancora in gestazione. E poi ci sono i bambini, che regalano allegria, sono d’esempio ai “grandi” e regalano perle di saggezza, tra queste indimenticabile quella di Matteo – sei anni – che, alla domanda cosa manca nel quartiere, risponde: manca gente più felice.”

centocellestories

Centocelle Stories nasce infatti dall’idea di raccontare il quartiere  tra storia e modernità, riflettendo sul cambiamento urbano e sociale. Realizzato con gli studenti di un Istituto Tecnico del quartiere,  l’ISIS Ambrosoli di Roma appunto, nell’ambito di un laboratorio di cinema, il film racconta ciclicità e trasformazioni di questa periferia romana. La sceneggiatura è stata elaborata sulla base delle ricerche effettuate nel quartiere e traendo spunto dalle esperienze dirette dei protagonisti. I ragazzi sono stati coinvolti in tutte le fasi della costruzione drammaturgica, dalla ricerca delle storie nel quartiere (sul quartiere) fino alla scrittura del canovaccio con cui sono iniziate le riprese. Un bellissimo esempio di lavoro cinematografico e didattico costruito ad altezza dei ragazzi, come ci ha ben spiegato ieri Simone Amendola.

la luna che vorrei

La Luna che vorrei invece è uno sguardo sull’ex sesto Sesto Municipio,  sul presente ma anche e soprattutto su un’idea innovativa di futuro  evocata dalla  voce,  dalle  aspirazioni,  dai  punti  di  vista  dei  suoi  abitanti. Una trama corale caratterizzata da un bellissimo montaggio sonoro (in particolar modo in una delle carrellate finali dove emergono dal quartiere le voci dei suoi abitanti). Abitanti da sempre o da oggi, musicisti, artisti, scrittori, approdati qui da ogni parte del mondo e i bambini ci accompagnano nell’esplorazione e raccontano il loro quartiere per ciò che è e, soprattutto, per ciò che potrebbe diventare: un laboratorio di inclusione e convivenza.

 

CREDITS

CENTOCELLE STORIES

Regia

Simone Amendola & Floriana Pinto con gli studenti dell’ISIS Ambrosoli di Roma

con

Francesco Habashi, Manuel De Pedris, Marjola Metai, Federico Massullo, Francesca Montalto, Piergiorgio Mori, Hamzla Arslan, Marinela Munteanu, Giuseppina Riccitelli

Una produzione Blue Desk con il sostegno di Municipio Roma V

 
LA LUNA CHE VORREI

Regia Francesco Barnabei

Con Amir Issaa, Sebastiano Forti, Nando Di Cosimo Marco Bellino, Patrizia Berlicchi, H.H. Lim, Osvaldo Miniero, Ilenia Gradante, Alessandra Broccolini, Romina Peritore

Prodotto dal VI Municipio di Roma, con il sostegno di Roma Lazio Film Commission