Il GGG – Il grande gigante gentile (The BFG) è l’adattamento cinematografico del romanzo del 1982 Il GGG scritto da Roald Dahl; un film del 2016 diretto e prodotto da Steven Spielberg, che ha compiuto 70 anni proprio oggi, la data dell’anteprima italiana del film. Si tratta del primo film diretto da Spielberg ad essere prodotto e distribuito dalla Walt Disney.
Nonostante qualche problema di ritmo del racconto (riscontrabile per altro anche nel libro da cui è tratto), questo film mixa sapientemente tecnologia e poesia, trovate di racconto che catturano il bambino e rapiscono l’adulto. L’ultimo copione firmato da Melissa Mathison (la sceneggiatrice di ET ed ex moglie di Harrison Ford, deceduta nel 2005 per un tumore) è una favola calda, molto natalizia ed edificante che racconta la relazione tenera tra la piccola Sophia, un’orfanella appassionata di lettura, e il GGG, un gigante buono e timido interpretato magistralmente, in un mix di CG e motion-capture, da Mark Rylance (premio Oscar come miglior attore non protagonista per Il ponte delle spie). Il gigante gentile è vegetariano e mangia solo cetrionzoli; non come i suoi terribili colleghi, l’Inghiotticicciaviva o il Ciuccia-budella, che ogni notte s’ingozzano di esseri umani. Toccherà a Sophia e al GGG sconfiggere questi giganti cattivi per riportare la serenità.
In realtà questo film nasconde per l’adulto un sottofondo di racconto che cela la figura di un vero e proprio “proletario del dissenso”, il GGG appunto, che combatte le storture della vita quotidiana attraverso una costante ricerca della bellezza e dell’importanza della dimensione del sogno.
Gli scenari al tramonto della terra dei Giganti, le soluzioni per nascondersi in città, la parte di commedia a Buckingham Palace e un’abilità assoluta a raccontare una mancanza luttuosa, la morte che incombe sulla protagonista la solidarietà tra diversi sono alcuni degli elementi che hanno un peso maggiore nello svolgimento del racconto. Il tutto accompagnato da un utilizzo fantastico della tecnologia. Imperdibile!