Esce oggi in sala il nuovo e attesissimo film di Gabriele Salvatores “Il ragazzo invisibile” che ho avuto la fortuna di vedere ieri all’anteprima romana insieme a mio figlio Luca, che di anni ne ha 11 e che quindi mi ha offerto molti spunti di riflessione dal punto di vista di chi, in questo film, si è potuto davvero immedesimare. Sì perchè  “Il ragazzo invisibilke” è un fantasy che ha come protagonista un ragazzo di 13 anni che scopre di avere un superpotere, quello dell’invisibilità. Gli sceneggiatori Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo hanno infatti scritto una storia attuale tagliata su Michele, interpretato dall’esordiente – bravissimo – Ludovico Girardello, ragazzo alle prese con timidezza, primo amore, bullismo dei suoi compagni e la mamma (Valeria Golino). Il soggetto è davvero impeccabile, ci troviamo: le origini degli eroi, i poteri, i rapporti genitore/figlio, e la presa di coscienza di un ragazzo che deve decidere di diventare eroe, gli antagonisti cattivi, molti rimandi cinematografici. La fotografia è come sempre affidata a Italo Petriccione che ha curato e diretto la fotografia di tutti i film di Salvatores. Ma questo non è l’unico caso di ritorni infatti il film annovera Massimo Fiocchi al montaggio (che tra i tanti lavori per Salvatores ha anche montato l’ambizioso “Italy in a day”) e segna la sesta collaborazione tra Gabriele Salvatores e Fabrizio Bentivoglio (“Marrakech Express” -1989, “Turné” – 1990, “Puerto Escondido” – 1992, “Denti” – 2000, “Happy Family” – 2010, “Il ragazzo Invisibile” – 2014).

 

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Allora che dire, beh il film è da vedere. Il mio giudizio sincero-sincero è sicuramente deviato da anni di frequentazione e immaginario di film di supereroi (che adoro, toglietemi tutto ma non Batman, Spider-man e Wolverine) e quindi non può che essere anche critico. Salvatores ha fatto tutto il possibile con il budget a disposizione, il protagonista è molto bravo, la fotografia impeccabile e la sceneggiatura, come dicevo, è bella-bella. Nonostante questo il film ha molte pecche che però vanno ridimensionate nel suo target. Non va infatti dimenticato che io visto il film con mio figlio Luca, che di anni ne ha 11 e che è uscito dalla sala entusiasta. E allora sapete che vi dico? Che il film è riuscito e che va visto e sostenuto. E ammetto che questo lo pensavo già a priori. Una bella notizia per il cinema italiano, infatti, è sicuramente la sperimentazione in un genere che – storicamente (e anche perchè no finanziariamente visto che il budget complessivo del film è di “solo” 8 di  a fronte dei 150 milioni di dollari standard dei grandi franchise americani) – non ci appartiene. Il genere fantasy, o fantastico che dir si voglia, non è stato mai molto frequentato dal nostro cinema, eppure chi oggi ha meno di quarant’anni è cresciuto proprio con un immaginario fantasy. Evviva dunque, qualcosa si muove anche nel nostro stivale!

 

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Inoltre a questa considerazione aggiungerei il plus dettato dalla forte spinta transmediale del film: l’universo che circonda e avvolge “Il ragazzo invisibile” è ben vivo e presente già da un pò di tempo. Stiamo parlando infatti di un titolo che non rappresenta solamente il nuovo film di Gabriele Salvatores, prodotto da Indigo Film con Rai Cinema e distribuito da 01 Distribution. Il titolo è anche quello di un libro, edito da Salani e scritto dagli stessi sceneggiatori.  Ma è anche un fumetto, edito da Panini Comics, sceneggiato e disegnato dagli autori Marvel, che danno vita in Italia alle storie di supereroi come Batman, L’uomo ragno, gli X-Man e, ora, anche alle origini del ragazzo invisibile. Infine è anche una colonna sonora, distribuita da Warner Music Italia, che raccoglie, oltre alle musiche scritte appositamente per il film, anche quelle vincitrici del concorso indetto per chiedere a giovani musicisti invisibili, cioè senza etichetta musicale, di scrivere una canzone dal titolo “Il ragazzo invisibile/The invisible boy”.  La giuria posta a giudicare i pezzi inviati era composta composta da: Gabriele Salvatores (regista), Linus (direttore artistico di Radio Deejay), Federico De’ Robertis (musicista e compositore), Guido Lazzarini (curatore programmi televisivi) e Marco Alboni (presidente e amministratore delegato di Warner Music Italia). A fronte dell’invio di 414 brani da parte dei partecipanti all’iniziativa, la giuria ha proclamato la vittoria del concorso di ben tre canzoni che dunque sono parte della colonna sonora del film insieme con le musiche di Ezio Bosso e Federico de’ Robertis. I brani scelti dalla giuria sono: Halloween Party di Luca Benedetto, Wrong Skin di Marialuna Cipolla e In a Little Starving Place dei Carillon.

Insomma una ventata di transmedialità che ricorda – certo più lieve – i forti venti che soffiano nel cinema americano dove gli spettatori sono davvero abituati a vivere le storie parallele dei protagonisti su più piattaforme e più strumenti. Tutto ciò non può farci che bene e il mio plauso principale a Salvatores va proprio in questo senso: grazie Gabriele di aver osato e di averlo fatto in Italia.

 

Qui sotto il trailer ufficiale:

 

 

Qui una bella nota di regia di Salvatores che ho avuto modo di leggere: “Ultimamente mi vengono a cercare storie che riguardano l’adolescenza, quel momento di straordinario cambiamento in cui ci si sente trasparenti di fronte agli altri oppure troppo ingombranti e si vorrebbe avere il super potere di scomparire. Queste emozioni vivono in una grande storia di avventura che gioca con l’immaginario dei super eroi e che vuole andare a toccare le corde del ragazzo che è in tutti noi e far risorgere sogni e desideri che siano allo stesso tempo capaci di interessare il pubblico dei più grandi.”

 

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Regia: Gabriele Salvatores
Sceneggiatura: Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo
Fotografia: Italo Petriccione

Anno: 2014
Nazione: Italia
Distribuzione: 01 Distribution
Produzione: Indigo film
Durata: 100 min
Data uscita in Italia: 18 dicembre 2014
Genere: fantasy
Michele: Ludovico Girardello
Stella: Noa Zatta
Giovanna: Valeria Golino
lo psicologo Basili: Fabrizio Bentivoglio
Andreij: Christo Jivkov
Yelena: Ksenia Rappoport