Oggi ho passato una splendida giornata a Trevignano Romano in occasione dell’inaugurazione della mostra collettiva “L’acqua di tutti” presso la Galleria Ginori Conti. Ho trovato un fermento che era esattamente quello di cui ero alla ricerca.

La collettiva fotografica proponeva opere di: Marco Buzza, Angelina Chinè, Luisa Contarello, Dan Enrietti, Dario Piero Fiore, Davide Timò, Fabrizio Fracassi, Fausto Franceschini, Raffaella Franci, Roberta Giustini, Lorenzo Labagnara, Costantino Liquori, Chiara Sabatini e Maria Rosa Venere.

 

acqua foto

 

Il tema parte da una serie di considerazioni che vanno dall’importanza dell’acqua come elemento riconosciuto nelle religioni e nei sistemi filosofici sin dai tempi antichi (ad esempio, il Gange è una dea per l’induismo, semidivinità particolari – chiamate Ninfe – sono posti nella mitologia greca a guardia di particolari fonti d’acqua. L’acqua fu considerata un elemento primigenio presso molti popoli, anche molto lontani fra loro) al suo ruolo fondamentale nello sviluppo delle prime civiltà antiche che erano localizzate lungo i grandi fiumi dell’Oriente: il Nilo per la civiltà egizia, Tigri e l’Eufrate per le civiltà mesopotamiche (Sumeri, Babilonesi e Assiri), lo Huang Ho (Fiume Giallo) per la Cina, l’Indo e il Gange per l’India. I grandi bacini fluviali costituivano un’opportunità per la maggior fertilità del suolo e per la facilità dei trasporti, ma determinavano un’organizzazione sociale più complessa necessaria per gestire i conflitti per le risorse e per affrontare la costruzione e manutenzione di imponenti sistemi di irrigazione e di protezione dalle alluvioni. Ma anche l’importanza dei mari interni, soprattutto il mare Mediterraneo, che facilitavano i commerci e i contatti culturali fra popoli lontani, con la formazione di civiltà prevalentemente dedicate al commercio (anzitutto i Fenici). la “Storia sociale dell’acqua” è  un viaggio nei secoli che tocca tutto il rapporto uomo-acqua e quindi, quale effetto della cattiva igiene, anche le epidemie, le fogne; e poi il complicato affermarsi degli acquedotti, l’uso contrastato del peccaminoso bidet, la prostituzione esercitata da donne che, peccatrici anche in quello, si lavavano per deontologia professionale ed evitare malattie.

Insomma una tematica complessa che però, putroppo, viene spesso declinata con una certa banalità. Ecco il primo pregio di questa collettiva è stato quello di sorprendermi come utente per l scelta delle fotografie proposte, per l’originalità degli sguardi e delle tecniche unito alla piacevolezza di scoprire questo splendido spazio espositivo gestito con passione e anima da chi ha intrapreso una strada controcorrente con tenacia, uniltà, professionalità e amore.

Sono le persone che determinano i successi degli incontri e dei luoghi. La Galleria Ginori Conti di Costantino Liquori a Trevignano è un crocevia di passioni e di voglia di fare che contrasta felicemente con la situazione di stsi, impotenza e stallo che ci circonda quotidianamente. Vi consiglio caldamente di andare ad incontrare Costantino e la sua galleria, approfittando di questa bella collettiva, ne rimarrete favorevolmente colpiti.