anni 80

Ammetto di essere una “bestia rara”. Adoro i ’70 ma anche gli ’80. Sono sicuramente radical snob, di quelle che vanno ai film d’autore (se possibile in lingua originale), alle mostre, ai circoli letterari e poi sono stregata anche dagli’80!
Inspiegabile ma vero. Forse perché agli ’80 riconosco le mie radici. E così non ho potuto non comprare subito il libro di Omar Fantini, il comico che spopola a Colorado Cafe’ (‘Non si esce vivi dagli anni ’80’ – Mondadori, 263 pp, 15euro), non fosse altro per curiosità.
Fantini nel suo libro, il cui titolo arriva dall’omonima canzone degli Afterhours, analizza la situazione dei trentenni di oggi: il quadro psicologico, sociale, lavorativo che ne viene fuori è abbastanza inquietante ma assolutamente veritiero.
Per la sua operazione “sociologica” Fantini parte sempre ponendosi una domanda e dandoci una risposta.
In un esilarante escursus in crescendo è impossibile non annuire colti da un’improvvisa nuova consapevolezza quando l’autore ci spiega che se noi trentenni siamo stati vittime dell’Ikea la colpa è di MacGyver, o il perchè della nostra mancanza di fiato: il crystal ball.
Sicuramente questo coloratissimo libro (del quale non voglio anticipare più nulla perchè funziona solo con l’effetto sorpresa) è riuscito a risvegliare in me un forte senso di nostalgia per degli anni, gli anni ’80, assolutamente bui da un punto di vista culturale, improponibili da un punto di vista estetico (com’eravamo brutti) ma favolosamente divertenti.
Tempo di lettura: si divora.

Chiara Giorgetti Prato
Roma 7/5/2009
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