Non so se vi è mai capitato di andare in fissa con il testo di una canzone e di iniziare a fare un sacco di collegamenti….ecco a me è capitato con “The great beyond” dei R.E.M. che qui vi propongo in una bella versione live

 

 

 

“[…] I’m pushing an elephant up the stairs
I’m tossing up punchlines that were never there
Over my shoulder a piano falls
Crashing to the ground […]”

Ho comnciato a vagare persa nei miei pensieri, creando un sicuramente inesistente, ma per me stimolante collegamento con quello che viene considerato il film più significativo del periodo del cinema surrealista: Un chien andalou, (1929) scritto, prodotto ed interpretato da Luis Buñuel e Salvador Dalí, e diretto dal solo Buñuel.

Ve la ricordate questa scena: un personaggio androgino, vestito da uomo ma dai tratti femminili, che per strada, in mezzo a una folla curiosa allontanata a stento da un poliziotto, tocca con un bastone una mano mozza. L’uomo e la donna guardano dalla finestra. L’androgino tiene in mano la stessa scatola a righe dell’uomo, per cui rappresenta forse una sua proiezione di femminilità. L’androgino resta solo con la scatola in mezzo alla strada e macchine gli passano vicino, finché una non lo investe, sorprendendo l’uomo. A quel punto lui è preso da un raptus sessuale e si dirige verso la donna, immobilizzandola contro un muro e toccandole con insistenza i seni, che lui immagina nudi, facendo un’espressione di intensa libido animalesca (arriva anche a sbavare). I seni diventano poi natiche nude e poi ancora seni, finché lei non lo respinge scappando per la stanza. Lui la insegue finché lei non resta in un angolo, minacciandolo con una racchetta. Allora lui inizia ad avvicinarsi malizioso, ma nell’incedere deve raccogliere due corde e trainare un misterioso fardello, che si scopre essere composto da due tavole che sembrano quelle dei Dieci Comandamenti, due pianoforti con sopra una carcassa putrefatta d’asino ciascuno, ai quali sono legati anche alcuni preti distesi (simbolo dei freni alla sessualità posti dalla Chiesa e dalla società). [ndr. riassunto tratto da qui]

Sarà un caso il testo surreale della canzone, il riferimento al pianoforte,  la maglia a righe di Michael Stipe (personaggio super androgino) nel video originale della canzone? Sarà un caso che la scatola che rimane in mezzo alla strada è la televisione dalla quale è scappato il gruppo, mezzo di comunicazione che ogni giorno ci intrappola con la sua subdola falsità (come svelato nella prima parte del video) e inibisce i nostri desideri sessuali creandone di fittizi? A voi le ulteriori riflessioni. Vi lascio con il video originale, buon ascolto e buona visione