Finalmente sono riuscita ad andare a vedere Trash, film diretto da Stephen Daldry con protagonisti tre ragazzini delle favelas di Rio de Janeiro e due attori statunitensi: Rooney Mara e Martin Sheen. Un CAPOLAVORO già proposto all’ultimo Festival Internazionale del film di Roma dove, meritatamente, il 25 ottobre ha vinto il Premio BNL del pubblico al miglior film, grazie al voto del pubblico e il premio della sezione Alice nella Città.
Stephen Daldry e il cast di Trash al Festival Internazionale del film di Roma 2014
Trash è una vera e propria “favola” dolorosa e pulsante necessità di azione dedicata al riscatto e alla scelta di schierarsi di tre ragazzi sfruttati, maltruniti e indifesi nei confronti di un sistema corrotto e ingisto. Il film inizia a 1000 con inizia con un primo piano di un bambino che impugna una pistola. E prosegue raccontando la storia – atroce e consueta – di due ragazzini di una favela di Rio che, come ogni giorno, scavano fra i detriti di una discarica locale. Innconsapevoli di come si sarebbero evolute le loro vite, trovano un portafogli che cambierà le loro esistenze per sempre. Solo all’arrivo della polizia, disponibile addirittura a offrire una generosa ricompensa per la restituzione, i ragazzi, Rafael e Gardo, realizzano di avere in mano qualcosa di molto importante. Dopo aver coinvolto l’amico Rato, il trio affronta una straordinaria avventura per scappare dalla polizia e scoprire i segreti contenuti nel portafoglio. Fino a compiere una scelta dettata solo da una consapevolezza: fare ciò che è giusto fare.
Trash è il quinto film del regista Sthene Daldry, (dopo Billy Elliot, The Hours, The Reader, Molto forte, incredibilmente vicino) riconfermandosi – con questo adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo scritto nel 2010 da Andy Mulligan – come un brillante regista in grado di raccontare il mondo dei bambini (come aveva già ben fatto in Billy Elliot). Il film mostra infatti l’innocenza di questi piccoli totalmente immersi nell’immondizia fisica della discarica e della favela e dall’immondizia morale di questo mondo.
Qui sotto l’intervista che ho avuto l’onore di fare a Daldry insieme agli studenti di Video Design e Sound Design dell’Area Cinema e New Media dello IED di Roma per Alice nella Città durante il Festival.