Durante la mia ultima (nonchè la prima by the way) visita a Napoli ho avuto la fortuna di imbattermi nella bellissima mostra fotografica di Wim Wenders, Appunti di Viaggio, allestita alla Villa Pignatelli di Napoli, che raccoglie una selezione di 20 fotografie di diverso formato scattate nell’ultima decade e tratte dalla pubblicazione più recente di Wim Wenders, Places Strange and Quiet edita nel 2013.

Le fotografie esposte, realizzate in Germania, Armenia e Giappone sono accompagnate da brevi appunti dell’artista. Brevi appunti che però hanno un peso pari a quello delle immagini. Mi sono segnata alcune frasi che mi hanno particolarmente colpita e le riporto qui con piacere:

A volte l’assenza di una cosa ne sottolinea la sua importanza. Soprattutto se si tratta di qualcosa che noi diamo per scontato. Come le finestre...”

Dell’immagine che ho scelto per presentare l’articolo (ebbene confesso che nutro una smodata passione per le ruote panoramiche!): “Il vento spostava leggermente la grande ruota, che di tanto in tanto cigolava. L’eco che immaginavo: musica da fiera, e voci, risate e grida, come se il mondo non esistesse.”

Le opere in mostra affrontano i temi cari alla personalissima ricerca di Wenders, come la percezione diretta della realtà, l’uomo raccontato tramite la sua assenza, la memoria, lo scorrere del tempo.

 

wim wenders

 

Esponente di spicco del “Nuovo cinema tedesco”, abilissimo a raccontare la provincia americana, Wim Wenders è un artista romantico che sa cogliere e rimane estasiato dai luoghi insoliti e calmi, che danno il titolo al suo volume e che dichiara: “…. Quello che amo soprattutto nella fotografia analogica, non per nostalgia, ma per puro piacere, è che essa può ancora rappresentare la “realtà”. L’atto di fotografare è un lavoro costante contro la sua progressiva scomparsa”.

Una mostra e un volume mozzafiato. Se vi siete persi la mostra non esitate a recuperare il volume.